Una importante novità della legislatura europea 2024-2029 è la nomina di un Commissario europeo per la tutela del Benessere Animale: le istituzioni europee hanno finalmente ascoltato le istanze di milioni di cittadine e cittadini che da anni chiedevano un focus maggiore dell’Ue sulla disciplina del benessere animale, ritenendo necessario un cambiamento nel modo in cui gli animali sfruttati dall’industria sono trattati. I risultati raccolti dall’Eurobarometro del 2023 sottolineano l’esigenza condivisa di un forte cambiamento nella tutela del benessere animale.
L’84% delle cittadine e cittadini europei ritiene che nel proprio paese il benessere degli animali allevati debba essere protetto meglio di quanto non lo sia attualmente; una percentuale simile (83 %) è favorevole a limitare il tempo di trasporto degli animali vivi e quasi tre quarti degli intervistati sono favorevoli a una migliore protezione del benessere degli animali da compagnia.
Dai dati raccolti emerge inoltre che più del 90% dei cittadini europei reputa necessario un ripensamento delle pratiche agricole e di allevamento, in modo da assicurare la soddisfazione di determinati requisiti etici di base e garantire un trattamento corretto degli animali allevati e il 60% ha dichiarato di essere disposto a pagare di più per prodotti provenienti da sistemi di allevamento rispettosi del benessere degli animali.
È di fondamentale importanza la scelta di inserire la delega alla tutela del benessere animale tra le mansioni del Commissario per la Salute e non tra quelle del Commissario per l’Agricoltura: in questo modo, da un lato, si allontana l’accostamento del benessere animale all’industria agroalimentare e, dall’altro, viene certificato l’impegno di associare la tutela dei diritti degli animali alla materia della salute pubblica, nell’ottica di un approccio di One Health, che riconosce l’interconnessione tra benessere animale, tutela dell’ambiente e salute pubblica.
Inoltre, sarà fondamentale la collaborazione con i Commissari responsabili della Pesca, del Commercio e dell’Ambiente, per garantire che la riforma sistematica della disciplina sul benessere animale preveda elevati standard di tutela per tutti gli animali in tutte le aree pertinenti.
Un ruolo fondamentale per assicurare una maggiore centralità dei diritti animali nell’agenda della Commissione europea è stato ricoperto dalla campagna #EUforAnimals, lanciata a marzo 2021, guidata dall’organizzazione belga GAIA e promossa da più di 60 organizzazioni per la protezione degli animali in tutta l’Unione europea.
#EUforAnimals ha ricevuto l’appoggio di oltre 200 eurodeputati nella legislatura 2019-24 e oltre 100 nel presente mandato e più di 300.000 cittadini hanno firmato la petizione online con cui è stato chiesto all’Europa di riconoscere il benessere animale tra le responsabilità dirette della Commissione europea.
La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, eletta per il secondo mandato, a settembre ha proposto l’ungherese Olivér Várhelyi come possibile Commissario europeo per la Salute e il Benessere Animale. La sua candidatura è stata accolta con forte scetticismo da molti europarlamentari a causa della sua vicinanza al partito Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orbán e alla sua inesperienza in materia di salute e benessere degli animali. Nelle oltre tre ore di audizione a cui è stato sottoposto lo scorso novembre, quando vari europarlamentari lo hanno interrogato circa i prossimi sviluppi della disciplina del benessere animale a livello europeo, Varhelyi ha riconosciuto il crescente interesse da parte di milioni di cittadine e cittadini dell’Ue riguardo il tema dei diritti degli animali, prendendo atto delle oltre 1,4 milioni di firme raccolte dall’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” del 2021 e ha affermato che in questa legislatura saranno portate avanti le promesse di una riforma sistematica della disciplina del benessere animale, avanzate dalla scorsa Commissione.