Verso una scienza senza animali il tema discusso nell’Intergruppo sul Benessere Animale

Nuovi modelli di sperimentazione cruelty-free non solo sono possibili, ma adesso sono anche urgenti

Lo scorso 10 luglio, l’Intergruppo sul Benessere Animale si è riunito a Strasburgo, al fine di rimarcare la necessità e urgenza di una progressiva eliminazione dell’uso degli animali nelle sperimentazioni.
Uno dei 10 punti del Manifesto della campagna Vote for Animals, sottoscritto da oltre 120 candidati al Parlamento europeo in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno 2024, riguardava la necessità di superare la sperimentazione animale in tutta l’Ue: gli europarlamentari che hanno firmato il pledge, hanno promesso l’apertura di un dialogo con la Commissione europea per evidenziare l’urgenza di cogliere l’opportunità scientifica, etica ed economica di passare a una sperimentazione cruelty free, in grado di proteggere meglio gli animali, gli esseri umani e l’ambiente, nonché di assicurare e sostenere la transizione verso la ricerca scientifica senza uso di animali, anche nei test regolatori e formativi.

Il Presidente dell’Intergruppo, l’eurodeputato Niels Fuglsang (S&D), ha aperto la riunione ribadendo che l’abbandono della sperimentazione animale rimane una priorità fondamentale per il Parlamento europeo: l’Ue deve guidare la sostituzione dei test sugli animali obsoleti con un approccio innovativo, affidabile e rispettoso.

Ha osservato che questo cambiamento non è solo supportato dalla scienza e dall’opinione pubblica, come dimostrato dal successo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “Safe Cruelty-Free Cosmetics“, che nel 2023 ha raccolto 1,2 milioni di firme certificate, ma è anche integrato negli impegni politici esistenti, tra cui la Chemicals Strategy for Sustainability.

All’incontro è intervenuto Georg Streck della Commissione Europea (DG GROW, Unità REACH), che ha illustrato la prossima Roadmap della Commissione per l’eliminazione graduale della sperimentazione animale nella valutazione della sicurezza chimica. La Roadmap dovrebbe fungere da quadro strategico per la transizione verso una scienza della sicurezza che non si basi sulla sperimentazione animale, attraverso una combinazione di punti d’azione concreti, traguardi e indicatori per monitorare i progressi. Riguarderà sia la salute umana che la sicurezza ambientale, avvalendosi di una struttura coordinata che coinvolge le parti interessate, le autorità di regolamentazione e gli scienziati.

Successivamente, è stato presentato il pacchettoOne Substance, One Assessment” (OSOA), recentemente adottato come modello di coerenza normativa per la riduzione graduale della sperimentazione animale.
L’eurodeputata Jutta Paulus (Verdi) ha evidenziato che una Piattaforma comune di dati sulle sostanze chimiche raccoglierà i dati sulla sicurezza delle agenzie europee ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche), EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ed EMA (Agenzia europea per i medicinali) in un’unica piattaforma accessibile al pubblico, eliminando le duplicazioni, riducendo la necessità di nuove sperimentazioni sugli animali e sostenendo lo sviluppo di metodologie avanzate che non prevedono l’uso di animali.

Molti MEPs hanno espresso un ampio sostegno alla transizione dei metodi di sperimentazione: la discussione ha sottolineato che questo cambiamento non è solo eticamente necessario, ma anche scientificamente urgente.

L’eurodeputata Sirpa Pietikäinen (PPE) ha osservato che meno del 5% dei farmaci testati con successo sugli animali si traduce in trattamenti sicuri ed efficaci per l’uomo. Questa lacuna scientifica, unita alla crescente opposizione sociale alla sperimentazione animale, rafforza la necessità di un’urgente riforma normativa.

I deputati hanno inoltre chiesto una tabella di marcia chiara e attuabile, che includa scadenze vincolanti, finanziamenti garantiti e meccanismi di responsabilità per garantire progressi significativi.

L’eurodeputata Manuela Ripa (PPE) ha elogiato la recente adozione del pacchetto OSOA, in quanto esempio legislativo concreto, diretto ad aprire la strada alla transizione verso una scienza senza sperimentazione animale. Ha sottolineato come le normative settoriali possano contribuire a ridurre e, in ultima analisi, eliminare gradualmente la sperimentazione animale, aprendo spazio all’innovazione nei metodi che non prevedono l’impiego di animali.

Tilly Metz (Verdi): “Gli esseri umani non sono equivalenti agli animali. I nostri sistemi normativi devono riflettere questa realtà e orientarsi verso una scienza moderna e pertinente per l’uomo”.
Questa visione condivisa, secondo cui l’eliminazione graduale della sperimentazione animale è un imperativo sia scientifico che etico, è stata un punto centrale della sessione.

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