Europarlamentare | Partito | Voto |
---|---|---|
![]() | Partito Democratico | |
![]() | Partito Democratico | |
![]() | Forza Italia | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | Europa Verde | |
![]() | Alleanza Verdi e Sinistra | |
![]() | Indipendente | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | Europa Verde | |
![]() | Partito Democratico | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | MoVimento 5 Stelle | |
![]() | Partito Democratico |
In seguito alla votazione dello scorso 19 giugno abbiamo raggiunto alcuni degli obiettivi sperati, ma c’è ancora da fare. Risultati come lo stop a pratiche crudeli nell’addestramento o il divieto di vendita di cani e gatti nei negozi ci lasciano soddisfatti, così come l’introduzione dell’obbligo di microchip per contrastare il traffico illegale.
Dal punto di vista normativo rimangono, però, ancora delle questioni in sospeso: il riferimento è, ad esempio, alla mancata proibizione delle mutilazioni preventive e al rischio di scappatoie nei sistemi di allevamento non pienamente regolamentati. Anche su questi temi continueremo a chiedere all’Ue risposte sempre più concrete.
L’approvazione della prima normativa europea che stabilisce requisiti minimi comuni per il benessere e la tracciabilità di cani e gatti rappresenta un primo passaggio cruciale nella lotta al commercio illegale degli animali da compagnia. È un intervento necessario, anche se ancora da rafforzare, per contrastare pratiche crudeli e incontrollate che mettono a rischio la salute e il benessere degli animali.